Nuova importante ed efficace azione messa in atto dalla Procura Partenopea, che nella giornata odierna ha sgominato un’organizzazione criminale la quale aveva base a Napoli, per poi agire a livello regionale. Undici le misure cautelari di cui dieci in carcere, ed ancora tre le persone ricercate: le accuse sono quelle di associazione per delinquere con finalità di ricettazione e indebita utilizzazione di carte di credito/debito di illecita provenienza, aggravate dall’attivazione delle stesse con metodi fraudolenti. La banda era solita truffare i casinò nei quali si recava proprio con questo metodo.
Un insieme di truffe che era diventato un vero e proprio meccanismo, e che si fondava su tre passaggi fondamentali: in primo luogo i rapinatori rubavano le carte di credito direttamente dai centri meccanizzati postali, e in questo modo potevano contare su materiale sempre nuovo che era stato appena stoccato ed era pronto per essere inviato ai reali destinatari. Il secondo passaggio consisteva invece nel reperimento dei dati necessari all’attivazione delle carte, che veniva operato grazie a tecniche di ingegneria sociale; infine arrivava il momento dell’utilizzo delle carte vero e proprio.
L’organizzazione che truffava i casinò in Campania: ecco come operava
Un’operazione semplice rintracciare e sgominare la banda? No, tutt’altro: l’indagine è durata oltre otto mesi, ma ha permesso alle forze dell’ordine di avere ben chiaro il quadro sia dell’intera organizzazione che del suo modo di agire peculiare. Sono stati ben 133 i prelievi andati a segno in questo lungo periodo, e infatti nel corso dell’operazione odierna sono state sequestrate addirittura 220 carte di credito di provenienza illecita, alle quali vanno sommati altri 7450 euro in contanti.