Sta dando i suoi frutti l’Operazione Ripartenza sul territorio campano, che nelle ultime settimane ha visto aumentare i controlli relativi a qualsiasi ambito. Ed ecco che la lista di colpevoli scovati proprio in questo periodo successivo alla pandemia si allunga in maniera ulteriore. L’attività individuata e giustamente punita questa volta consiste nello smaltimento illecito di rifiuti, una piaga fin troppo nota e tristemente radicata sul territorio, a cui è connesso anche il fenomeno dei roghi nella regione.
Nel mirino delle Forze dell’ordine questa volta sono finite otto attività imprenditoriali, che sono state controllate nel corso degli ultimi giorni. A coordinare le operazioni, in maniera diretta, l’accoppiata formata dall’intesa tra Prefettura di Napoli e Prefettura di Caserta, essendo tutte queste attività locate entro i due territori geografici in questione. Su otto, ben sei sono state sanzionate proprio con l’accusa di smaltimento illecito di rifiuti e scarti delle lavorazioni: sono sette i denunciati tra lavoratori irregolari e rei di illeciti ambientali, per un totale superiore ai 42 mila euro di sanzioni comminate.
Sei ditte sanzionate in Campania: lo scenario
Nella già citata ottica dell’Operazione ripartenza sono stati mobilitati per questa causa 26 equipaggi, che in totale andavano a formare 49 unità interforze derivanti da più corpi differenti: complessivamente dodici, tra Raggruppamenti dell’Esercito, Carabinieri di Stazione, Carabinieri Forestali, Polizia Metropolitana, Polizia Municipale, Commissariati, Guardia di Finanza e Unità del Reparto Operativo Aeronavale. Un ruolo di rilievo assoluto l’ha poi avuto ovviamente Filippo Romano, l’Incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi nella Regione Campania. I comuni direttamente interessati, ovvero quelli in cui sorgono le attività, sono Casalnuovo (Napoli) e Maddaloni (Caserta).