Posted on: 16 Giugno 2020 Posted by: Redazione Comments: 0

L’attuale periodo di riapertura progressiva e ragionevole sta portando anche a degli scontri non indifferenti, su più tematiche. Ultimo in ordine cronologico è quello che vede protagoniste due entità illustri: da una parte il Governo italiano, dall’altra la Regione Campania. L’argomento del dibattito è, ancora una volta, quello legato alle tematiche scolastiche. E più precisamente in questo caso proprio alla riapertura delle scuole in tutta la regione ed alle date scelte per questo evento.

Alla base di tutta la polemica sta però una tematica di altra natura: ovvero, di tipo politico. Nelle scorse settimane si erano già verificate alcuni “bracci di ferro” tra le Regione in questione e il Governo, ed ora un nuovo capitolo si aggiunge a questa saga. Il problema fondamentale è quello legato alla definizione delle date per le prossime elezioni. La Regione aveva infatti chiesto che questo evento a tinte tutte politiche fosse fissato agli inizi di settembre, di modo da poter poi permettere una naturale e continuativa riapertura di tutti i plessi scolastici.

Regione Campania e Governo: dibattito per data elezioni e apertura scuola

Al contrario, il Governo ha deciso di confermare per il 20 e 21 settembre le date per le elezioni così come erano quindi state fissate per tutte le altre Regioni. Pronta la critica del Consiglio regionale, che ha votato a maggioranza una risoluzione con tanto di censura dei confronti di Lucia Azzolina – ministro dell’Istruzione – e critica all’esecutivo Conte. La Regione Campania ha inoltre voluto replicare in maniera netta e diretta alla decisione del Governo, attraverso le parole del vicegovernatore Fulvio Bonavitacola.

Il vicegovernatore ha quindi sostenuto che nel caso in cui le cose non dovessero essere cambiate, le scuole in Campania apriranno addirittura il 23 settembre: insomma alla fine del mese. In netto ritardo rispetto al resto della Nazione. Il motivo è che, ha spiegato Bonavitacola, la Regione valuta assolutamente priva di senso la decisione di aprire tutti i plessi solo per qualche giorno per doversi poi fermare a breve distanza e, nuovamente, ripartire.