Posted on: 31 Maggio 2020 Posted by: Redazione Comments: 0

Prosegue a piccoli passi il percorso di riapertura della Regione Campania, come da volontà del governatore Vincenzo De Luca: no ad un “liberi tutti” collettivo, ma un processo graduale per quel che riguarda tutti i settori. E tra questi, anche quello culturale. Un ambito in cui un territorio ricco di meraviglie come quello campano ha davvero tanto da offrire al pubblico: locale ed esterno.

Ecco che in concomitanza della Festa della Repubblica arriveranno ulteriori novità sotto questo punto di vista: verrà compiuto infatti un altro passo notevole, nell’ottica di lasciarsi alle spalle in maniera definitiva il passato lockdown. Secondo quanto riportato in maniera diretta dalla Direzione Regionale Musei, tutti gli appassionati di arte, storia e cultura dovranno tenersi pronti.

Attesa per la nuova ordinanza: Napoli, cosa cambia

Ma pronti per che cosa? Per poter riabbracciare altri nove luoghi d’interesse sparsi sul territorio della Regione campana: nove mete tra le più apprezzate dai turisti che il 2 giugno torneranno finalmente, a mesi di distanza, ad essere aperte al pubblico.

E nello specifico cinque sono ubicate nella città di Napoli, mentre le altre quattro in differenti punti del territorio regionale. Per quanto riguarda i luoghi di Napoli, si tratta di tutti quegli spazi che rientrano tra i siti della Direzione: e dunque la Certosa e il Museo di San Martino, il giardino di Palazzo Reale, il Parco e la Tomba di Virgilio, la grande aiuola e il belvedere della Villa Floridiana e infine Villa Pignatelli.

Allargando invece gli orizzonti e prendendo in considerazione tutta la Regione, si potrà tornare a visitare il Teatro romano di Benevento, il Museo archeologico nazionale di Pontecagnano, il Museo archeologico di Teano ed il Museo dei Gladiatori di Santa Maria Capua Vetere.